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Luci spente, monumenti al buio, migliaia di persone unite in un unico messaggio: risparmiare energia è possibile, cambiare le nostre abitudini ancora di più.
Dal 16 al 21 febbraio 2025, l’iniziativa M’illumino di Meno ha acceso i riflettori sulla sostenibilità, invitandoci a ripensare le nostre attività quotidiane in termini di risparmio energetico e riduzione degli sprechi.
Ora che la settimana è finita, ci resta una domanda: come possiamo continuare a fare la differenza ogni giorno?
INDICE DEI CONTENUTI
1. Che cos’è M’illumino di Meno e perché ci riguarda tutti
Nata nel 2005 grazie a Caterpillar e Rai Radio2, M’illumino di Meno è la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.
Il nome? Come si può facilmente intuire, si ispira all’unica poesia che chiunque abbia frequentato una scuola in Italia conosce a memoria, Mattina di Giuseppe Ungaretti ("M'illumino / d'immenso").
E la data? Non è casuale: il 16 febbraio 2005 è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, storico accordo internazionale sul clima adottato durante la COP3 (se non hai ancora capito o non ti ricordi cosa sia una Conferenza delle Parti clicca qui).
Negli anni, questa iniziativa è diventata un movimento collettivo. Scuole, aziende, istituzioni e cittadini hanno scelto di spegnere le luci per accendere nuove consapevolezze, dimostrando che migliaia di piccoli gesti possono generare un grande cambiamento.
E nel 2022, il Parlamento italiano ha ufficialmente riconosciuto questa iniziativa, istituendo il 16 febbraio come Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.
E quest’anno? Non solo M’illumino di Meno è durato di più, ma ha avuto un tema centrale: basta sprechi nella moda!
2. M’illumino di Meno 2025 è durata una settimana
Quest’ultima edizione è stata un vero salto di qualità: per la prima volta, l’evento non si è limitato a una sola giornata, ma è durato un’intera settimana, dal 16 al 21 febbraio.
L’idea di fondo era chiara: un solo giorno non bastava più per raccogliere e raccontare tutte le iniziative e l’entusiasmo della comunità, così gli organizzatori hanno esteso la campagna su cinque giornate piene. Questa edizione, la XXI, ha goduto inoltre di un riconoscimento prestigioso: si è svolta sotto il Patrocinio del Parlamento Europeo, segno che il messaggio di M’illumino di Meno sta assumendo una dimensione sempre più europea e condivisa.
3. Il tema del 2025: basta sprechi nella moda

La locandina dell'edizione di M'illumino di meno del 2025
Il tema scelto per il 2025 è stato particolarmente attuale e originale: la lotta allo spreco energetico legato al fast fashion. In altre parole, quest’anno M’illumino di Meno ha acceso i riflettori (è il caso di dirlo!) sull’impatto ambientale dell’industria della moda “usa e getta”.
Negli ultimi anni il legame tra moda e inquinamento è diventato sempre più evidente, e forse è bene ricordarlo proprio in questi giorni di Fashion Week.
L’industria del fast (e non solo) fashion produce abiti in eccesso, consuma enormi quantità di risorse e genera rifiuti difficili da smaltire. Il suo impatto ecologico si misura in:
- Risorse idriche sprecate in quantità enormi.
- Consumi energetici altissimi.
- Abiti prodotti in eccesso e spesso buttati dopo pochi utilizzi.
Per contrastare questo fenomeno, durante la settimana si è parlato di riuso e riciclo dei capi di abbigliamento, dando spazio ad alternative virtuose come lo scambio di vestiti, l’upcycling creativo e i negozi di seconda mano (o anche App, come Vinted, con cui abbiamo anche collaborato, e Vestiaire Collective).
Oltre a scoprire nuove modalità di fare shopping, è importante diventare consumatori consapevoli, partendo da un’attività fondamentale: decostruire la propria visione della moda. Cominciando chiedendosi qual è il numero di capi di cui abbiamo bisogno, arrivando a comprare solo ciò che ci serve davvero e poi farlo con delle modalità più sostenibili.
Per continuare questo percorso ci sono film, documentari, podcast, libri, che ci possono aiutare a districarci in questo mondo complesso, perché se è vero che è facile parlare in generale di “sostenibilità”, è difficile capire cosa significhi davvero e come mettere in atto delle scelte in questo senso.
4. Un’edizione che si è mossa in tutta Europa!
Un’altra novità significativa del 2025 è stata la staffetta ciclistica internazionale che ha unito simbolicamente Valencia alla Romagna. Dal 16 febbraio, una ciclista dell’associazione Cicliste per caso è partita dalla città spagnola (colpita nei mesi scorsi da gravi alluvioni) per arrivare circa due settimane dopo a Bologna, pedalando 1.400 km attraverso l’Europa e toccando anche Sanremo nei giorni del Festival.
Questo viaggio a pedali, in collegamento quotidiano con Radio2, ha rappresentato il carattere sempre più itinerante e comunitario di M’illumino di Meno: un percorso per raccontare storie di sostenibilità e resilienza ambientale, dimostrando che la transizione ecologica è un viaggio che coinvolge tutti i Paesi, senza confini.
5. Le iniziative più rilevanti dell’edizione 2025

Il quirinale al buio durante l'edizione di M'illumino di meno del 2017
L’edizione extra-large ha moltiplicato gli eventi su tutto il territorio. Ecco alcuni dei momenti più significativi della settimana M’illumino di Meno 2025:
- Monumenti al buio nelle grandi città:
- Roma: la facciata del Palazzo del Quirinale (sede della Presidenza della Repubblica) è rimasta spenta la sera del 16 febbraio;
- Milano: il Comune ha spento le luci della Torre del Filarete al Castello Sforzesco, lasciando il monumento simbolo della città avvolto nel buio per oltre un’ora;
- Istituzioni in prima linea: la Banca d’Italia ha confermato anche quest’anno la sua partecipazione con il consueto “silenzio energetico”, spegnendo le illuminazioni esterne di tutte le sue sedi in Italia per due ore;
- Università e scuole protagoniste: il mondo dell’educazione ha risposto con entusiasmo a M’illumino di Meno 2025.
- L’Università Sapienza ha aderito con un doppio evento: da un lato ha spento simbolicamente le luci della propria sede per un’ora, dall’altro ha coinvolto la comunità accademica in un vivace Swap Party all’aperto, dove studenti e docenti hanno portato abiti che non usavano più per scambiarli tra loro.
- L’Università Sapienza ha aderito con un doppio evento: da un lato ha spento simbolicamente le luci della propria sede per un’ora, dall’altro ha coinvolto la comunità accademica in un vivace Swap Party all’aperto, dove studenti e docenti hanno portato abiti che non usavano più per scambiarli tra loro.
6. Come possiamo continuare a fare la differenza?
Conclusa la settimana di M’illumino di Meno 2025, la sfida ora è portare avanti lo spirito dell’iniziativa ogni giorno dell’anno. La buona notizia è che non servono gesti clamorosi o eventi speciali: ognuno di noi può contribuire attraverso piccole scelte quotidiane. Ecco alcune azioni concrete alla portata di tutti:
- Spegnere ciò che non serve: ricordarsi di spegnere le luci quando si esce da una stanza e non lasciare dispositivi elettronici in stand-by (modalità di attesa). Questo semplice accorgimento, se applicato da tutti, riduce enormemente gli sprechi di elettricità.
- Ottimizzare i consumi in casa: usare gli elettrodomestici in modo efficiente (lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, abbassare leggermente il riscaldamento in inverno e i condizionatori d’estate), oltre a scegliere lampadine a LED e sistemi a basso consumo.
- Ridurre, riusare, riciclare: provare a ridurre i rifiuti acquistando solo il necessario, preferendo prodotti con poco imballaggio e magari sfusi. Riutilizzare gli oggetti (dai barattoli di vetro alle borse di tela) e differenziare i rifiuti riciclando correttamente ciò che buttiamo. Anche combattere lo spreco alimentare fa parte della sostenibilità: pianificare la spesa, conservare bene i cibi e riutilizzare gli avanzi in cucina sono abitudini preziose.
- Mobilità sostenibile: lasciare l’auto in garage ogni volta che si può. Camminare, usare la bicicletta o i mezzi pubblici non solo taglia le emissioni di CO₂, ma migliora la nostra salute e riduce il traffico urbano. Per chi deve usare l’auto, il car-pooling (condividere il viaggio con colleghi o amici) è un’ottima alternativa.
- Moda sostenibile: dare un’occhiata all’armadio in ottica green. Prima di comprare un vestito nuovo, valutare se possiamo riparare o trasformare un capo che già abbiamo. Oppure rivolgerci al mercato dell’usato e del vintage, organizzare piccoli swap party tra amici per scambiarsi abiti, e in generale preferire la qualità alla quantità (acquistare meno capi, scegliendo quelli fatti per durare).
Un esempio concreto arriva dal team Pachira, dove ognuno ha adottato una piccola azione sostenibile:
- Jodie: compra solo alimenti bio e sfusi;
- Marvin: usa solo mezzi di trasporto ecologici;
- Eleonora: organizza swap party con amici;
- Simone: spegne sempre luci e dispositivi non utilizzati;
- Erica: compra solo da brand etici e second-hand
M’illumino di Meno 2025 ci ha insegnato che ogni azione conta. Risparmiare energia, scegliere abiti di qualità, spegnere le luci inutilizzate: tutto fa la differenza.
E tu? Sei pronto a portare avanti il cambiamento?
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